Voglio (solo) cambiare il mondo

Qui ti racconto del come e del perchè sono arrivata a fare quello che faccio: la mia vita fin qui è stata un continuo ghirigoro di cui non ho mai capito il senso, fino a quando non mi sono fermata e ho guardato il disegno ‘dall’alto’ e ho trovato il mio fil rouge.

Questo è il mio viaggio nel bosco, ci sono entrata bambina e ne sono uscita adulta, ma con la testa ancora piena di sogni. Belli.

Mi chiamo Chiara e, come quando avevo 15 anni, voglio cambiare il mondo.

E renderlo un posto migliore.

Da piccola volevo fare l’impiegata del comune per poter accogliere le persone con un sorriso e rilasciare presto e bene il documento di cui avevano bisogno.

Ho sempre creduto che il mondo fosse un bel posto, pieno di buona gente. E poi sono cresciuta. Mi sono presa la mia razione di batoste (solo metaforiche, per mia fortuna), scontrandomi con  una realtà diversa, difficile, complicata, perfino cattiva, a volte.

Alla fine del liceo non volevo più fare l’impiegata del comune, però volevo ancora trovare il mio modo per cambiare e migliorare il mondo.

E allora sono andata alla facoltà di economia della Bocconi, dove mi hanno insegnato a pensare in grande, e a fare la differenza in modo decisamente più incisivo.

Ho scelto di studiare economia perché adoro la logica ferrea dei numeri, ma volevo anche costruirmi una professione vera, con la gente e per la gente, per diventare una persona migliore, ispirandomi al mio sogno di bambina (la futura impiegata modello del mio piccolo comune).

Nessuna grande aspirazione, se non quella di fare qualcosa di importante, utile e costruttivo per la comunità, anche se nel mio piccolo. Sono sempre i piccoli passi a cambiare il mondo, giusto?

Cosa è successo: la mia prima esperienza

Appena laureata ho scelto di  rivolgermi alla sanità. Per come la vedevo io, mi sembrava il servizio pubblico con il più alto contenuto morale ed etico, quello in cui fare del bene poteva significare amplificare il più possibile la mia azione per la comunità. Dall’attività di misurazione della qualità e dei sistemi di miglioramento, il caso mi ha portato a conoscere l’attività del controller e me ne sono innamorata: la logica dei numeri applicata alle scelte strategiche di vertice mi avrebbe permesso di incidere positivamente sul mio voler cambiare, in meglio, il mondo.

Ahimè, lo scontro tra il mio idealismo e la dura realtà è stato amaro: la politicizzazione, le troppe logiche clientelari, la meschinità di tanti professionisti mi hanno fatto nel lungo periodo perdere la speranza di poter fare la differenza. Al punto che ho abbandonato tutto, almeno per un po’.

E poi è successa una cosa straordinaria: il caso questa volta mi ha portato a conoscere l’handmade e l’artigianato più in generale. Nuovo colpo di fulmine!

Perché il saper fare con le mani, scegliere un lavoro di questo tipo, inseguire le proprie passioni sono caratteristiche di persone per forza belle dentro.

Aiutarle a crescere è un altro modo di migliorare il mondo intorno a me.

Creare valore con il proprio lavoro

Dalle imprese artigiane alle aziende private il passo è stato breve, perché cerchiamo tutti, nel nostro piccolo, di far del bene, e facendo del bene, creare valore.

Ecco perché ho aperto questo blog: voglio contribuire al cambiamento e alla crescita di ciascuno di noi, voglio diffondere la cultura del management, quello buono; voglio insegnare a prendere decisioni efficaci, basate sui fatti; voglio illuminare di nuova luce tutto ciò che consideriamo diverso, dargli un connotato di piena positività, a prescindere da tutto il resto.

La logica dietro quello che faccio è sempre la stessa, è parte di me e vale per il blog come per i mille altri progetti che ho: la community di WordPress, la Rete al femminile, la condivisione di libri, letture, amicizie, esperienze.

Per me e la mia famiglia, per te, per i tuoi figli e per i nipoti del futuro.

Sono passati vent’anni da allora ma sono fiera di dire che mi sento ancora come se ne avessi quindici, ma con quel quid di consapevolezza in più, che spero possa trasformarmi in un Agente. Un Agente di Cambiamento.

3 pensieri su “Voglio (solo) cambiare il mondo

  1. Chiara, non è da tanto che ti conosco ma la tua vivacità e simpatia sono coinvolgenti, quindi di auguro di farcela, di riuscire a cambiare questo nostro mondo.I meeting su wordpress che hai contribuito a creare, sono un gioiello di questo nostro momento in terra biellese. Ti confesso che questo pazzo sogno, di realizzare, e aiutare gli altri a farlo, qualcosa di bello, utile e ecologico è ciò che anima anche me.

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